Un vortice di foglie
mi circonda e
danza
imponendomi di fermarmi,
di guardarle,
reclamando quel ricordo,
quello di un autunno
che inizia,
di un bacio, un abbraccio,
di un gesto spontaneo
e di questa bellezza,
della natura che protesta e si
impone,
richiedendo la mia presenza.
I colori si mescolano,
come disposti sul cielo,
volteggiano in modo
armonioso, indefinito,
tutto mi appare eterno,
insolito ma perfetto.
Lascio che il mio abito
danzi
e che la mia anima
vibri,
gioiosa,
e quest’immagine mi doni
questi versi,
si esprima con parole.
Tutto si conclude,
quei veli leggeri si disperdono,
allontanandosi da me e recandosi
in un altro cuore,
lentamente,
così da permettermi di
rivederti, lì
seduta su una panchina
color muschio,
che mi sorridi,
mamma e, con gli occhi vividi,
anche tu, danzi.
Roberta Sgrò