SUSSURRI DELL’INQUIETUDINE
Luna piena, illumina un cielo di sogni,
stelle dal luccichio di lacrime
invadono i miei occhi.
Sensazioni che sanno di nulla
e sospiri abbandonati controvento
in un pensiero che fa rabbrividire;
non c’è suono lontano,
solo questo vento, caldo,
che sfiori con la mano.
Questa è una promessa
sbocciata in follia dell’amore,
sono dolci parole sussurrate
che fanno tremare,
ascoltale piangere,
lì dove sei, immobile,
distesa in un sogno
fragile di seta.
Guardami, il mio volto è bianco,
di sogni e speranze dipinto
che non ha mai vissuto,
sono rinato di nuovo
e sono ancora morto.
Spegni la luce, piano,
osserva i miei occhi al buio,
nell’ombra di un sorriso
luccicano d’amore
spaventati,
nell’illusione.
Sognami, solo stanotte,
travolto di luce,
tenera quiete.
Mi fa tremare
la dolcezza di quegli occhi
che versano lacrime stupite
nel mattino
e alla notte
prima di volare,
che è mare,
è porpora, sangue
sulle nostre due stelle,
sul desiderio ucciso:
l’inquietudine.
Il tuo sorriso:
un velo impazzito
stuprato dal vento.
Il sogno s’appresta a svanire,
guardami, è più dolce morire.
No, non piangerò, non piangerò.
Non piangerò.
Davide Angelo Salvatore