L’abbraccio

Lunghe braccia, lasciano indizi di strutturali mancanze. Immensi spazi raccontano esistenziali vuoti. Forze sommerse smentiscono orgogliose autosufficienze. Imperscrutabili ragioni, dirottano indomabili scelte. Inadeguate parole si perdono in inarrivabili silenzi. Solo un infinito abbraccio, sigilla l’incolmabile spazio di incomprese solitudini. Vincenzo Corsi

La grande fortuna

Innumerevoli prospettive si dischiudono di fronte a sguardi attenti. Assoluta relatività sfuma i contorni di solide certezze. Elaborati pensieri consumano e trasformano dolorosi attimi. Generose santità glorificano l’uomo sempre imperfetto. Vuote aspettative saziano insoddisfacenti giornate. La grande fortuna luminosa fede oltre ogni percezione Vincenzo Corsi

La giustizia

Dubbioso l’uomo che con impossibile onesta’ bagna con quotidiano impegno Il pane sempre indurito da etiche riflessioni. Menzognero cinismo e sicura ignoranza animano i pochi detentori delle tante ricchezze. Nella segretamente desiderata, ma negata trascendenza Impossibile ma necessario uno stridente accostamento tra imparziale giustizia e misericordiosa redenzione. Vincenzo Corsi

L’artista

Cronica ansietà nella segreta gestazione di spirituali nascite. Molteplici forme assumo fisse idee di plurime verità. Aridi terreni spaccano la terra della creativa fecondità. Moto perpetuo Il vulcanico pensare nella mente dell’artista. Vincenzo Corsi

Il sorriso

Grave il fardello che su rugose labbra ci costringe a sollevar le pieghe di un volto stanco. Raramente soave e leggera la frivola smorfia. Finta e ipocrita la fissa recita di alcuni. Inaspettato , luminoso e sottovalutato dono di un passante A trafigger densa nebbia In una mattinata grigia. Grande risorsa sempre per l’uomo ricco […]

Il rispetto

Indimostrabile principio la dignità . Gratuita elargizione il consapevole cieco amore. Imperdonabile accettazione la non reciprocità. Debito insaldabile la primordiale gratitudine. Condizione coraggiosamente timorosa Il rispetto. Vincenzo Corsi

Il pianto

Come il temporale estivo dopo la siccità dona nuova vita alla terra, alcune volte il pianto solleva l’animo da una straziante aridità. Altre volte, come un’oasi nel deserto dense, ma poche lacrime rendono il dolore un difficile parto. Rari invece sono i momenti in cui, sussulti di esultanza bagnano l’occhio di nettare gioioso. Sempre comunque, […]

Il narcisismo

Variopinte piume Narrano Sbiadite storie Di umana tracotanza. Solitarie ammirazioni Di ossessionanti riflesssi Escludono L’ssequiosa devozione Alla forza Dell’umana debolezza. Povero il carcerato Nella prigione del suo ego Per lui l’umiltà, Unica e salvifica evasione. Vincenzo Corsi

Il mercato

Nei giorni sempre uguali di ordinarie, mute , monocrome e desolate strade, Il piacere dell’attesa anima i vuoti spazi del natio paese. Pittoreschi banchi nel flusso della devozione domenicale, dipingono il risveglio di colorite visioni. Ruvidi odori di annunciati alimenti rubano attenzione ai consueti pensieri. Ristoro per l’anima Per la quotidiana fatica plumbea, Il sinestetico […]

Il cammino

Non abbiamo che il presente. Nel cammino Il passato sbiadisce e il futuro prende forme inaspettate e non sempre desiderate. Allora, nel flusso continuo del tempo, l’uomo è abbandonato da aspettative e delusioni. Inaspettata e nascosta, l’Epifania della felicità sorprende il pellegrino che cammina ormai dimentico di ciò che non ha avuto e di ciò […]

L’ambiente

Spietato sterminio pericolosamente stende per miope profitto le floride e verdi antiche tribù . Forse incoscienti, come Ponzio Pilato, sporchi e ben vestiti uomini fiumi e mani lavano con mortali sostanze. Pericolosi e protettivi insetti Di giallo e nero vestiti, distrattamente ignorati lentamente si estinguono. Tristemente dimenticato nella frenesia quotidiana dell’ideologia del guadagno, l’ambiente. Vincenzo […]

Il viaggio

Cartacee finestre aprono ignoti paesaggi su mondi interiori. Metallici uccelli trasportano curiosi girovaghi. Trafficate strade disperdono incoscienti esploratori. Spazi immobili consumano fermi passeggeri. Un unico percorso camminiamo nel tempo: Il viaggio. Vincenzo Corsi

A degli amici lontani, dopo un’incomprensione

Mi avvicino alla finestra. Un’insegna luminosa, mi mette in contatto con un barlume di socialità che illumina di illusione la notte buia della consueta solitudine. Un fioco rumore mi fa percepire un tepore che però umano non è: è il meccanico girare della ventola del radiatore che entra in assonanza col ruminio del pensiero che […]

Come le onde

Come le onde coprono la battigia ritmicamente, umori altalenanti annegano il pensiero a fasi alterne. Solo il timoniere di una nave in un mare in burrasca sa quanto è duro mantenere la rotta. Allo stesso modo, solo un uomo che dell’instabilità, come un funambolo, ha dovuto fare il suo equilibrio quotidiano, conosce l’importanza di non […]

L’amicizia

Amorose radici sostengono la parola amico. L’altrui bene, nella fraterna intesa, l’unica priorità. Inspiegabile reciprocità negli infantili legami. Silenziosi dialoghi, rendon futili le parole. Circense acrobazia, ma sapida dolcezza, tra l’uomo e la donna. Sempre spiraglio di beata luce, negli inferni della vita, l’amicizia. Vincenzo Corsi

Grazie

Quanta forza per render possibile la vita. Sovrumana impresa inventare un filo d’erba. La Ragione, non ha risorse per capire. Dal cuore, nasce il rispetto. Questa Casa, è un imbarazzante dono per un essere manchevole. Solo il silenzio zittisce l’arroganza. Sulle labbra , come un bacio, una sola parola riconcilia forse con il Mistero: Grazie. […]

A Lei

Con te, l’ego è una prospettiva lontana e tu sei il punto di fuga. Una strada rotta, non ostacola chi vuol giungere ad una meta. Così, un’incomprensione, non scalfisce il vero affetto: anche a piedi scalzi in un sentiero, ti raggiungerò. Con pazienza, rovescerò mille clessidre. Ma arriverò al tuo cuore, per il dolore denso […]

Nuda

Nuda,                 dorata come la felce; il dì che ti fece Donna! Massimo Del Zio

Essere

Dolci parole non prive                             di senso sospiravi,                             tra luci,                             quel divino amore.                             Nell’aere,                             d’oceano di grazie,                             tu,                             mesta scintillante,                             venivi da zefiro,                             alla sera.                             Tramonti,                             le fresche cascate                             inobliabili membra ove rifocillavi;                             ascolto il tamburo del vento                             il marciar della sera,                             di quel tempo                             la natura riviene.                             Singulti e vergini sorridevan mute                             a l’aureo canto, […]

Vivi

Soffio d’indifferenza                                  gioia eterna o vana gloria,                                  semplicemente contempla                                  l’essere,                                  la monade,                                  struttura della vita,                                  fonte del pensiero.                                 (Unus in Pluribus) Massimo Del Zio

Oriente

 Volsi gli sguardi                                        dissipati tra la nebbia                                        soffusa d’oriente,                                        dove mistico                                        parve un canto                                        oh! Inobliabili terre!                                        Mite è il silenzio                                        in questa sinfonia di colori,                                        rivestita di splendori d’oriente.                                        Danzano                                        lungimiranti  Vergini                                         nelle maestose selve,                                        d’ocre deserto                                        fuoco e sale                                        cosparso tra le bianchi belve.                                        Mi abbevero alla fonte                                        e mi rivestii d’un sogno  […]

L’essence de la vie

  Soffio di ponente                                  e                                  istanti d’Oceano                                  furon                                  Eternità d’Amore.                                  Adagiato sull’anca del mare,                                  a mezzogiorno,                                 mi colmai di giovinezza. d’oceano                                                  un dì sperai d’averti                                                  come la marea montante,                                                  di quei sen’ piacevoli,                                                  carpisco il sogno!                                                  Desiderio d’immensità rovente. Massimo Del Zio

Basileus (terre lontane)

  Sole offuscato dal pensier mio                                   serena rimembranza,                                   dove al borgo                                   la bruna donzella                                   di notte gioviale                                   viene al far della sera.                                  Mia dolce fanciulla                                  del bove:                                  l’antico armento,                                  crepa la terra il zappatore                                  commiserevole canto                                  e profum della ginestra                                  spandersi soave                                  dal suo travaglio antico                                  dalla pietra miliare                                  percorse il tempo;                                  feconde le messi, […]

Venere

  Sull’onde tue d’oceano                                                  un dì sperai d’averti                                                  come la marea montante,                                                  di quei sen’ piacevoli,                                                  carpisco il sogno!                                                  Desiderio d’immensità rovente. Massimo Del Zio

Salvami

Non sempre il tempo,                                                 nell’azzurra luce,                                                 la divinità nasconde                                                 al rezzo degli alberi in fiore,                                                 ove piacevole è anche il morire                                                 e tra i fiori rossi e turchini.                                                 Salvami, Signore!                                                 che a cavallo passi                                                 scalpitando nel vento. Massimo Del Zio

Anno 5777

  Il tempo mio raccoglie i souvenir,                                                         le rimembranze!                                                         le sorti del vittorioso                                                         e quelle del miserioso;                                                         chi è il giusto?                                                         Chi è l’empio? Massimo Del Zio

Tre

Tre son quei volti,                                                    oh donna!                                                    fragile è la tua alma,                                                    tu l’hai venduta al diavolo,                                                    guarda (mira! quel poter),                                                    e la notte calante (verrà)                                                    e lungi ti porterà,                                                    come il grido del vento. o trono,                                             oh sogno effimero!                                             per dar misura                                             all’incommensurabile. Massimo Del Zio

Contemplazione

   Nell’orizzonte,                                             flottando l’aere                                             d’enticelle pure,                                             io contemplo l’infinito. cio tuo d’amor,                                          il mio cuor giubila                                          e sospirando d’eco                                          sulla possente immagine.                                          Rivedo                                          la nudità d’immenso. Massimo Del Zio

Emanazione

Non desidero ardor o trono,                                             oh sogno effimero!                                             per dar misura                                             all’incommensurabile. Massimo Del Zio